La fondamentale differenza tra l’ESSERE e FARE i genitori.
Direi che esserlo, tra le due, sembra la più facile nella maggior parte dei casi. Fai un figlio e sei genitore. E poi? Come si fa a farlo?
Beh, questa è tutt’un’altra storia. Tramandata credo di generazioni in generazioni tramite DNA e non solo. Consigli mai accettati, punti di vista non condivisi, liti e abbracci di consolazione. Ma soprattutto tanti sbagli, tappe bruciate e stereotipi che sembrano sempre vissuti per la prima volta.
Impegnarsi a capire, a cedere, a distinguere quando è meglio dire di si piuttosto che no. Ma soprattutto a riconoscere il momento in cui è necessario accettare e cosa: una mano, un parere o una semplice carezza.
Essere fermi nelle posizioni che si prendono per non indurre in errore. Cercare di essere affettuosi ma non troppo. Stare sempre allerta ma non addosso. Insomma. È un casino. E non esistono manuali.
C’à solo un modo per imparare a farlo. Ascoltare il proprio istinto. La propria natura. Il flusso naturale delle cose. Lasciar scorrere il coraggio insieme alla paura, aprire gli occhi e seguire il proprio cuore pieno di amore che ci indica sempre la strada giusta.
Beh oltre a questo qualche manuale esiste, certo non sono manuali del tipo “TODO List” sono più discorsivi.. 😉
si do ma il punto non era come fare. era più che altro sulla DIFFERENZA .. cmq sì è vero. ma qst era una semplice riflessione. senza voler consigliare niente a nessuno!
Ma ti è arrivata la mail?
No Do. La mia mail e’ incasinatissima. .
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Abbi pazienza ma l’app di wordpress non mi permette neppure di copiare il testo
Non sono genitore.
Dico solo che l’amore e l’interesse sta alla base di tutto.
Se ci sono quei due elementi, non si potrà che essere buoni genitori.
senz’altro! Grazie!
che poi ESSERE VS FARE è una differenza che c’è in tante situazioni, in tanti ruoli, dipende quanto ti vuoi spendere…
Non vedo molta differenza tra ESSERE e FARE. In entrambi i casi le cose non sono semplici. Fare un figlio? Si deve ESSERE consapevoli che essere genitore non sarà semplice.
già. ma farlo significa riuscire anche a dire di no. esserlo è un perenne consenso
Non ho capito bene la differenza.
almeno qst è quello che volevo intendere
Allora siamo sintonizzati
Si è genitori dal momento in cui il test evidenzia due linee rosa, ma si “impara” a farlo giorno dopo giorno, con l’esperienza. La biologia, credimi, non c’entra nulla: è l’amore che rende un genitore degno di tale nome. E poi, concordo con te, c’è tutto il corollario di piccole “regole” per riuscire al meglio nel compito, o almeno per provarci.
Giustissimo!
Immagina che neanche la pedagogia ha un unica linea di educazione…
Ciao da Gaetano P.
ci credo!