Ciao.
Hai proprio ragione.
Purtroppo però a volte bisogna anche sapersi accontentare del lavoro che capita, soprattutto in un momento di crisi profonda come questo che stiamo vivendo.
1) Sì, ci si può impiegare un’intera vita a scoprirlo.
2) In ogni caso, di questi tempi – ammesso e non concesso che uno riesca ad appurare chiaramente le proprie capacità – mi sa tanto che debba anche sapere adattarsi.
Le generazioni passate, quelle che hanno permesso il miglioramento economico del Paese e anche culturale (il famoso boom) , sapevano (eccome!) adattarsi.
Ciao Caroli,
riconosciute le proprie doti, capacità , abilità e così via… mettili a disposizione senza pensare ad un ritorno, poi se il ritorno ci sarà o forse no, anche in modo inaspettato; peggio quando si ha e si tiene per se, in questo caso è un peccato enorme perché diamo uno stop o un rallentamento allo sviluppo di quel determinato tema che può essere sociale, teologico, politico , culturale e così via dicendo.
Allora meglio fare che lo stagnare.
Ciao Caroli da Gaetano
Ciao, concordo con le riflessioni. L’applicazione è la parte più difficile. Senza un ambiente che ci riesca però a stimolare (famiglia, amici, colleghi, capi) non sarà però possibile – o per lo meno sarà molto difficile – poter cambiare. Ma sarebbe stupido però non tentare. Ciao ciao.
concordo, è difficilissimo e spesso non si possono seguire le proprie abilità…
🙂 ma almeno si può sperare di riuscirci prima o poi
Ciao.
Hai proprio ragione.
Purtroppo però a volte bisogna anche sapersi accontentare del lavoro che capita, soprattutto in un momento di crisi profonda come questo che stiamo vivendo.
🙂 non lo so.. Magari per un periodo per l’appunto.. Ma fon grandi progetti in tasca!
C’è chi ci impiega tutta la vita!
Almeno prima o poi ci arriva pero’?!
Certo!!
1) Sì, ci si può impiegare un’intera vita a scoprirlo.
2) In ogni caso, di questi tempi – ammesso e non concesso che uno riesca ad appurare chiaramente le proprie capacità – mi sa tanto che debba anche sapere adattarsi.
Le generazioni passate, quelle che hanno permesso il miglioramento economico del Paese e anche culturale (il famoso boom) , sapevano (eccome!) adattarsi.
Ma noi possiamo rifare il boom.. Un altro tipo di boom pero’:-)
Forza… aspetto il botto!
hahaha! mi prendi in giro con gusto! grazie!:-)
Eeehhhhh
Magari!!!
Hai perfettamente ragione 🙂
P.S.
Complimenti per il blog 🙂 è curatissimo
Wow! Grazie Stefano! E’ un complimento che mi fa molto piacere! 🙂
Hai perfettamente ragione!
P.S.
Complimenti per il blog 🙂 è curatissimo
Non buttarti giù e cerca di rendere concrete entrambe le cose 🙂
per molti è un salto nel buio
compresa me 🙂
…il mio sogno! Riuscire a trasformare in lavoro una vera passione. Ci proviamo! 🙂
e qual’è? più o meno si può fare con qualunque cosa!
Ciao Caroli,
riconosciute le proprie doti, capacità , abilità e così via… mettili a disposizione senza pensare ad un ritorno, poi se il ritorno ci sarà o forse no, anche in modo inaspettato; peggio quando si ha e si tiene per se, in questo caso è un peccato enorme perché diamo uno stop o un rallentamento allo sviluppo di quel determinato tema che può essere sociale, teologico, politico , culturale e così via dicendo.
Allora meglio fare che lo stagnare.
Ciao Caroli da Gaetano
Caro Gaetano, hai sempre ragione! Grazie!
Ciao, concordo con le riflessioni. L’applicazione è la parte più difficile. Senza un ambiente che ci riesca però a stimolare (famiglia, amici, colleghi, capi) non sarà però possibile – o per lo meno sarà molto difficile – poter cambiare. Ma sarebbe stupido però non tentare. Ciao ciao.