
Marisa pensa andando: “O mio Dio! Come mi sono conciata?!. Non ho fatto nemmeno in tempo a togliermi lo smalto dalle unghie ormai rovinato.”
Laura invece pensa: “Che figa che sono con questa nuova gonna di Gucci. Mi sta proprio a pennello e non mi segna nemmeno i fianchi. Così le faccio vedere io come si fa a mantenersi in forma. Magari si iscrive anche lei con me in palestra.”
Appena si incontrano si danno due baci e si abbracciano reciprocamente.
Marisa pensa: “Che tanfo sto profumo? Ma che si è messa? E poi questa gonna, non vede che le sta scoppiando addosso? Le segna le cosce in modo così evidente che anche un cieco si accorgerebbe della ciccia le trasborda dai fianchi.”
Laura invece, tra sé e sè: “Oh, ma certo che sta qua è sempre figa, anche se scommetto che sotto le ascelle, con il pelo che si ritrova, si potranno fare le treccine!”
Si sorridono invece vicendevolmente e si accomodano a prendersi il mondano spritz come aperitivo.
Cominciano a parlare del più e del meno; solite chiacchiere: Come stai? Che si fa? Quali novità? E quando sono finiti i discorsi, subentra l’immancabile pettegolezzo, l’unico metodo infallibile con cui la tirano sempre avanti per le lunghe.
Sotto al tavolo, nel frattempo, buono buono se ne sta zitto e muto col musetto imbronciato un bellissimo Golden Retriever che pensa: “Ma quando la smettono? Piuttosto che stare qui a sparlare dei culi degli altri, non sarebbe meglio se andassimo a fare una passeggiata, così una smaltisce il grasso in eccesso e l’altra si allenta un pò la tensione? Certo poi che sono brave a parlare, ma le patatine tutte solo loro se le mangiano!”
Sul tavolo invece arde una candela con la fiamma agitata. Sembra ballare al ritmo delle note della melodia di sottofondo. Emana quell’onda di fumo che sale verso il cielo e si confonde con l’aroma di caffè che arriva dalla macchinetta del bar. Posta all’interno di un vaso di vetro, immersa in un fondo di sassolini, dona luce con eleganza e tra sé e sé, pensa: “Ma che senso ha tutto ciò? Marchi, trucchi e tutto il resto? Ciò che conta è ciò che lasci. Io almeno divento cera e voi?”