Vedo spesso persone competenti, attentissime ad ogni parola, calcolate, studiate e acculturate eppure non riescono. Non ce la fanno a farsi apprezzare, né a farsi rispettare per il ruolo sociale che vorrebbero. La posizione cui ambiscono è spesso occupata.
Da chi? Da quello che non sa nemmeno… che non ha… che non è…. Eppure è lì, lui ce la fa..
Perché? Perché non esiste giusto o sbagliato. Non si può essere perfetti. E anche se lo fossimo non servirebbe a nulla. È una selezione naturale. Un processo mentale che la gente subisce nell’apprezzare determinati personaggi. A volte anche brutti ed incompetenti, ma reali, così come sono. Con i propri difettucci e i propri limiti. Ma senza paura. Senza vergogna, qualcuno oserebbe dire. Spavaldi si amano per quello che sono, si rispettano e appagano se stessi per primi.
Ed è proprio questo che li distingue da tutti gli altri che elemosinano l’amore, si lamentano di non essere rispettati abbastanza e si piangono sempre addosso, criticando tutti gli altri, tranne se stessi.
Per poter piacere agli altri, bisogna prima piacere a se stessi. Questa è pure la ricetta per la felicità: accettarsi e non farsi troppe pare mentali.
Ciao!!
R.
già!
Molto piacevole leggerti…
Grazie! è un onore detto da te! 🙂
La verità non è solo un’opinione ma una costante di vita senza se e senza ma. Di omologazione si muore non si cresce
Condivido, ma non dimenticare che è una parte… ho ancora chiara in mente un’esperienza che mi ricorda le parole di Montanelli. Agli italiani piacciono i picchiatori…. e questo poco ha a che fare con la personalità dell’individuo… al contrario riporta il valore dell’omologazione in ruoli prestabiliti…. ed è molto triste…
I difetti come i pregi fanno di noi degli esseri umani con una personalità unica. È importante valorizzare tutto 🙂
Condivido
Un saluto
Giorgio
Concordo… Ma solo se dietro alla personalità c’è qualcosa di più tangibile e concreto… Altrimenti è solo fumo negli occhi!
già…
Hai fatto delle riflessioni che condivido a pieno, spesso mi ritrovo anch’io a chiedermi, con un profondo senso di ingiustizia che mi stringe la gola, perché le persone più valenti non riescano a farsi strada in questa società che, senza far luoghi comuni, premia: la superficialità, la volgarità, la corruzione e l’ignoranza. Grazie di essere passata! Mi piace il tuo blog. A presto!
Grazie a te!
assolutamente d’accordo con te. bel pensiero.
🙂
Mi e’ piaciuto molto fino all’ultimo paragrafo, che e’ un po’ scemato da quando hai usato La Parola (personalita’)… complimenti, comunque, per tutto quanto scritto fino a “tranne se stessi.”
va beh dai, meglio di niente.. 🙂