È possibile che ci si riesca ad abituare proprio a tutto? Alle cose belle magari molto più in fretta, ma alla fine anche a qualunque male: alle nostre stesse paranoie che diventano il tiepido rifugio dei nostri pensieri, alle malattie, ad una morosa cessa, che a forza di guardare ci sembra ogni giorno meno brutta. In fondo non ci facciamo nemmeno più caso che abbia il naso orrendo, che sia senza tette, che abbia il culone e che sia pure rompi palle. D’altronde è amica di amici, quindi giustamente gli unici che potrebbero farti aprire gli occhi se la fanno andare bene anche loro, e così passiamo i momenti migliori incastrati con amici poco amici e parters poco fighi, pur di non stare da soli. A volte addirittura, proprio quando vuoi tenere ben aperti gli occhi e godertela decidi che sia meglio chiuderli e ricorrere alla fantasia, ai ricordi o che ne so, qualunque altra cosa possa aiutare.. o giustificare.
Ci si può sforzare ma non ci si abitua a tutto tutto…
hahahahaha!!!! che ridere che mi hai fatto… più che altro mi sono immaginata la scena:-)
spero di non arrivare ad abituarmi mai a nulla……si entra nella rassegnazione…
te lo auguro!..
Ci abitua alla quotidianità e si ha paura di cambiare…..o di aprire gli occhi……
Benvenuta nel nostro piccolo mondo……
Marcello
Grazie!
Forse ci si abitua per adattamento oppure, dentro di noi, avviene un cambiamento che non percepiamo.
secondo me per noia.. il cambiamento sicuramente avviene ma non necessariamente in meglio
Mai rassegnarsi: hai descritto con grande lucidità situazioni molto comuni che suggeriscono una sola cosa….La fuga!!! Divertente!
hahahaha!
io mi sono rassegnata ad una sola cosa: non riesco a fare la dieta!!! ;P
Non e’ mica obbligatoria..:-)
Per fortuna non ci si abitua proprio a tutto, e per fortuna le cose a cui decidiamo di abituarci le scegliamo in gran parte. Certo, non si può interferire più di tanto nell’ambito lavorativo ma la sfera privata e affettiva è sacra. Chi ha paura della solitudine si rifugia in un’infelice routine ma purtroppo la gente è debole, se fossimo forti non saremmo la specie più perniciosa del pianeta.
Io credo che dovremmo sceglierci meglio anche il proprio lavoro, visto che ci passiamo la maggior parte del tempo..
Concordo con te pienamente…purtroppo i tempi attuali non consentono di fare troppo gli schizzinosi cosi io sono diventato un fautore del doppio lavoro. Dopo il lavoro d’ufficio che a volte può essere noioso coltivo i miei lavori di curatore per mostre di arte contemporanea, collaboro con quotidiani e riviste scrivendo articoli di moda, offro consulenza ad artisti per testi di presentazione dei loro lavori o esposizioni. E mi sforzo nel mio quotidiano di rendere anche il lavoro d’ufficio stimolante, agendo in modo propositivo anch equando tutto rema contro….così mantengo un certo ottimismo 🙂
buono a sapersi.. spero di averne presto bisogno, in qualità di consigliere per i miei testi di presentazione:-)
mi farebbe molto piacere 🙂